La “cessio bonorum”: un’alternativa praticabile?

La “cessio bonorum”: un’alternativa praticabile?

L’Associazione T.S.E.I. (cui PR.E.G.I.A. aderisce da anni) pubblica un suo nuovo quaderno, che siamo orgogliosi di inserire nella nostra “Libreria“.
Come giustamente scrive Simone Luchini nel suo inquadramento iniziale dell’opera, proprio in un periodo come l’attuale, dove i Tribunali (già sottoposti a un carico di lavoro eccezionale) vedono diradarsi le tempistiche sine die, la “cessio bonorum” potrebbe uscire dal limbo e rivelarsi uno strumento quanto mai efficace per i creditori privilegiati. Tale evenienza sembra essere favorita anche dal fatto che una gran parte dei crediti (compresi quelli parcellizzati) sono stati ormai trasferiti a società specializzate, che possiedono competenze e strumenti per rendere realmente operativa questa formula, quanto meno per quel limitato numero di casi in cui non si ravvisino conflitti di competenze.
Come sempre il Quaderno T.S.E.I. si avvale del contributo di soggetti estremamente qualificati e viene edito con l’intenzione di aprire una ricerca e un confronto sulla tematica in esame. Fattori che lo rendono quanto mai prezioso e meritevole di una lettura approfondita.

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